Il CBD può dare dipendenza?

Una delle domande che potresti porti è la seguente:
Posso diventare dipendente dal CBD?” La risposta potrebbe essere che dipende da cosa intendi per “dipendente”.

La risposta è “NO”

Osservando il meccanismo di azione chimico del CBD, la risposta è no. Il cannabidiolo non provoca dipendenza fisica allo stesso modo degli oppiacei, della cocaina, dell’alcool e di altre droghe. Inoltre, il CBD non produce alcun sintomo di astinenza fisica quando smetti di usarlo. In effetti, il CBD è attualmente oggetto di ricerche come potenziale strumento per ridurre al minimo la pesante astinenza da farmaci come gli oppiacei. In un recente articolo abbiamo parlato di CBD e tramadolo, un farmaco oppioide che in alcuni soggetti da problemi di dipendenza, più semplici da gestire usando l’olio di CBD.

Ma, detto questo, gli esseri umani possono diventare dipendenti da qualsiasi cosa tra cui esercizio fisico, musica, sesso e cibo.

Un consiglio

Poiché il metabolismo del CBD coinvolge alcuni importanti enzimi epatici, è fondamentale fare le tue ricerche, parlare con il tuo medico e capire come consumarlo per la tua situazione specifica.

L’informazione e la conoscenza saranno le tue armi più potenti in futuro.

Tramadolo, dipendenza da tramadolo e CBD

Se stai leggendo queste righe, probabilmente conosci già il tramadolo. Un oppioide di sintesi, utilizzato principalmente come antidolorifico, che recentemente sta guadagnando una crescente fama, spesso accompagnata dalla solita disinformazione, che non manca mai quando si tratta l’argomento droga. Infatti è stato impropriamente definito la droga dell’ISIS o la droga del combattente, ma questa è un’altra storia. In questo articolo parleremo di come il CBD possa aiutare a smettere di usare il tramadolo.

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Un libro sul CBD

Se volete saperne di più sul CBD e sulle numerose patologie che può alleviare e curare, vi consiglio un libro che troverete sul Giardino dei Libri, un sito specializzato nella vendita di libri, sul quale potete trovare anche numerosi prodotti naturali per la cura della salute e della bellezza.

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Tramadolo contro CBD per il dolore: vince il CBD!

Interessante testimonianza tratta da un blog americano su CBD e Tramadolo. Traduzione dell’articolo:
https://bottomlineinc.com/blogs/common-threads/tramadol-vs-cbd-for-pain-cbd-wins

Non era la telefonata che qualcuno vorrebbe mai ricevere: mia madre di 86 anni era caduta e stava andando in ospedale. Oh, accidenti! La buona notizia è che era “solo” una frattura da compressione di una delle sue vertebre: avrebbe potuto essere peggio in circa un miliardo di modi. Due notti di osservazione in ospedale e poi a casa con un menu cinese di farmaci, tutti progettati per gestire il dolore mentre il suo osso ha il tempo di guarire. Il menu includeva …

  • Cerotti di lidocaina da cambiare ogni 12 ore;
  • Ibuprofene (Motrin o Advil) ogni quattro ore;
  • Tramadolo ogni 4-6 ore se il dolore è troppo forte. Il tramadolo è un oppioide che può creare dipendenza ma meno rispetto ad altre opzioni;
  • Oxy-qualcosa nel caso in cui il dolore peggiori davvero. Questo è quello pesante.

La gestione del dolore in realtà è molto importante per una frattura come questa perché i medici non vogliono che il paziente rimanga a letto, il che aumenta il rischio di coaguli di sangue e polmonite. Invece l’obiettivo è quello di gestire il dolore in modo che il paziente possa effettivamente muoversi, anche se non saltare di nuovo in palestra o, nel caso di mia madre, portare il cane a passeggio e sedere al lavoro.

A suo merito, ha parlato dei rischi degli oppioidi e ha sottolineato che la mamma dovrebbe usare le opzioni più sicure prima di passare a quelle più potenti. E ha anche sottolineato che non sarebbe stato “indolore” ma che invece dovrebbe mirare a un dolore accettabile. Questo è un problema importante che si verifica con la gestione del dolore: settare le aspettative del paziente che il dolore deve essere tollerabile piuttosto che invisibile. Invisibile semplicemente non accade nella maggior parte dei casi e questa aspettativa incoraggia l’uso continuato dei farmaci.

Nonostante l’annuncio stile “pubblicità progresso”, il suo medico le prescriveva ancora non uno ma due oppioidi … ed era ancora più irremovibile sul fatto che avrebbe dovuto seguir entrambe le prescrizioni per tenere a bada il suo dolore in modo da poter alzarsi dal letto ed evitare altre complicazioni.

Conoscendo perfettamente i rischi associati agli oppioidi, mia madre è diventata il più conservatrice possibile: lidocaina, sì … Motrin, sì. E per i primi giorni, prendeva uno o due capsule di tramadolo al giorno per alleviare il dolore e lasciarla dormire. Non sembra poi così tanto.

Ma la scorsa settimana ho intervistato Bob Stuttman, ex capo dell’ufficio della DEA a New York, per uno dei nostri podcast Advocator, e mi ha detto che l’assunzione di oppiacei anche per soli quattro giorni può aumentare significativamente le probabilità che si instaurino tolleranza e dipendenza.

Lunedì, quattro giorni dopo la sua caduta, le ho inviato a casa un campione di pomata a base di CBD. Questo è un prodotto di cui abbiamo parlato ampiamente e che abbiamo aggiunto al nostro negozio dopo una lunga ricerca di un prodotto che soddisfaceva i nostri requisiti di alta qualità a un buon prezzo.

Quella sera ricevetti il seguente messaggio dalla mamma: “L’unguento è buono. Penso meglio della patch. ” Progresso.

La mattina dopo ricevetti un altro messaggio: “Non prendo più medicine dalle 21:00. Il balsamo è incredibile.” Successo!

È stata una settimana fa. Mia madre non ha più toccato Tramadol o Motrin da allora. E per fortuna, non ha mai dovuto estrarre l’Oxy-qualcosa dal pacchetto.

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L’Olio di Canapa con elevata concentrazione di CBD agisce in sinergia con l’Olio di Rosmarino, la Canfora e il Mentolo per dare sollievo da numerosi disturbi e conciliare anche il riposo notturno.

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Chi sono i budtender?

Un budtender (o una budtender) è un membro dello staff che lavora all’interno di un negozio (dispensario) in cui viene venduta cannabis medica o ricreativa, o anche all’interno di un cannabis social club, come in Spagna. Il compito di un budtender è quello di offrire suggerimenti ai clienti, rispondendo alle loro domande e illustrando loro i prodotti venduti. In altre parole è una sorta di commesso della cannabis, o di barista

Origine del nome

Il termine budtender è stato individuato da Merriam-Webster già dal marzo del 2018, è un portmanteau (una parola composta) che combina le parole “barista” (tender) e “gemma” (bud). Come un barista, i budtender servono i clienti all’interno di uno stabilimento autorizzato allo spaccio di cannabis, mentre il termine bud si riferisce alle cime di fiori secchi di cannabis utilizzati per il consumo.

Sindrome di asperger e olio di CBD

L’olio di CBD è comunemente usato per trattare condizioni come ansia, artrite ed epilessia. Ma per quanto riguarda Asperger? In che modo il CBD può aiutare con i disturbi dello sviluppo nello spettro autistico? La ricerca rivela che l’olio di CBD può giocare un ruolo nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico, compreso quello di Asperger.

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