Approfitto dell’imminente Convegno sulla Stimolazione Magnetica Transcranica nel trattamento delle dipendenze e dei disturbi psichiatrici organizzato dal nostro gruppo per il 13 Aprile presso la Sala Convegni dello Studio Calabrese di Cavallino per parlare di neuromodulazione.
Argomento a me molto caro e del quale mi occupo da alcuni anni.
Col termine di neuromodulazione si intende tutto l’insieme di tecniche che, stimolando il cervello, modificano il funzionamento dei circuiti cerebrali. Ad oggi esistono diverse tecniche, alcune di tipo invasivo ed altre non invasive. Nelle prime è necessario un intervento chirurgico o anestesiologico, le seconde sono completamente non invasive e si basano sull’applicazione di un campo magnetico o elettrico a livello dello scalpo. Tra le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) e la Stimolazione Transcranica a Corrente Continua (tDCS) sono le più studiate ed impiegate. L’efficacia terapeutica di queste tecniche è ampiamente dimostrata dalle più recenti evidenze scientifiche che mostrano i promettenti risultati in ambito neurologico e psichiatrico.
Gli ambiti di applicazione di questi due metodi che sono:
In Psichiatria
- Depressione resistente alla terapia farmacologica:
- Depressione post-partum
- Obesità
- Depressione associata a disturbi metabolici
- Depressione in pazienti in cui la terapia farmacologica deve essere evitati come in caso di insufficienza epatica e/o renale
- Autismo
- Disturbi ossessivo compulsivo
- Dipendenze(cocaina,alcool,fumo etc)
- Psicosi(allucinazioni uditive e sintomi negativi)
- Disturbo da deficit di attenzione/iperattività
In Neurologia:
-Riabilitazione cognitiva
-Riabilitazione dopo ictus o trauma cranico
-Malattia di Parkinson
-Dolore(emicrania,Fibromialgia,dolore neuropatico)
-Acufeni
-Insonnia
-Aniresdia e bulimia
Sia la Stimolazione Magnetica Transcranica che la Stimolazione elettrica Transcranica a corrente continua sono ambedue tecniche non invasive e ben tollerate dal paziente; i risultati ottenuti sono sia a breve che a lungo termine. In base alla patologia da trattare le sedute di stimolazione vengono ripetute giornalmente per un periodo variabile tra 10 giorni e tre settimane. Successivamente vengono previste delle sedute di mantenimento, più distanziate, che consentono di consolidare gli effetti ottenuti ed evitare le recidive.
Siamo orgogliosi come Dipartimento di Neuroscienze Calabrese di essere tra i pochi centri in Italia ad utilizzare queste nuove tecniche di Neurostimolazione Cerebrale Non Invasiva ed i risultati ottenuti negli ultimi due anni ci consentono di proseguire su questo solco
Medico chirurgo, specializzato in neurochirurgia, ex-dirigente 1°livello presso la Divisione di Neurochirurgia dell’Ospedale V.Fazzi di Lecce. Attualmente Responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Centro Cefalee dello Studio Radiologico Associato Calabrese di Cavallino(LE), struttura privata e accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Uno dei primi medici in Italia ad aver utilizzato con successo terapie a base di cannabis.