Concludo l’argomento deficienza clinica del Sistema Endocannabinoide trattando la Sindrome dell’Intestino Irritabile che abbrevio in IBS, dall’inglese Irritable Bowel Syndrome.
Il colon spastico
L’IBS, conosciuto anche come colon spastico, è un disturbo funzionale contraddistinto da dolore addominale, spasmi, alterazione della peristalsi intestinale, diarrea o stitichezza o alternanza delle ultime due.
Gli attacchi sono spesso correlati con l’ansia e possono essere scatenati da alimenti specifici, abusi alimentari, terapie antibiotiche; per capire l’entità del problema basti pensare che negli Stati Uniti l’IBS rappresenta la prima diagnosi in ambito gastroenterologico e con una prevalenza nel mondo occidentale del 15%.
Attualmente l’IBS viene considerata una sindrome da ipersensibilità viscerale con caratteristiche di allodinia e iperalgesia.
È noto come la propulsione, la secrezione e l’infiammazione del tratto gastrointestinale siano modulate dal sistema cannabinoide endogeno; il razionale risulta essere questo e volendo fare un riferimento storico si può fare riferimento all’utilizzo della Cannabis nel trattamento della diarrea in corso di colera.
La cannabis come terapia
Il sostanziale fallimento delle terapie con anticolinergici, oppioidi, antidepressivi e il ritiro dal commercio di altri farmaci, i numerosi lavori scientifici, e l’esperienza di pazienti che ne fanno uso, avvalorano l’efficacia dei fitocannabinoidi nel trattamento dell’IBS.
Peraltro variazioni genetiche che influenzano il sistema endocannabinoide sono state ritrovate in molti pazienti specie in quelli in cui la diarrea rappresentava il sintomo principale.
In uno studio controllato randomizzato rispetto al placebo i fitocannabinoidi hanno aumentato la compliance del colon, inibito il tono del colon postprandiale, provocato un rilassamento del tono del colon a digiuno
Altro aspetto molto interessante è l’utilizzo, insieme alla Cannabis, di probiotici e prebiotici. A tal proposito una revisione degli studi sugli integratori probiotici ha rilevato che in 34 su 42 studi esaminati hanno dimostrato effetti benefici su dolore, distress, gonfiore addominale, distensione e altri parametri di laboratorio.
La mia esperienza sul campo
Per concludere, la mia esperienza nel trattamento dell’IBS con fitocannabinoidi è ampiamente positiva e la Cannabis rappresenta a mio parere una terapia di prima scelta nel trattamento di questa sindrome.
Medico chirurgo, specializzato in neurochirurgia, ex-dirigente 1°livello presso la Divisione di Neurochirurgia dell’Ospedale V.Fazzi di Lecce. Attualmente Responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Centro Cefalee dello Studio Radiologico Associato Calabrese di Cavallino(LE), struttura privata e accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Uno dei primi medici in Italia ad aver utilizzato con successo terapie a base di cannabis.