L’antiossidante da banco (OTC) N-acetilcisteina (NAC), più noto per le sue proprietà mucolitiche e per essere un antidoto all’intossicazione da paracetamolo, può essere un potenziale trattamento per il disturbo da uso di sostanze (SUD). Sebbene la NAC non sia approvato dalla FDA o dall’AIFA per il trattamento del SUD, il meccanismo d’azione differisce da quello degli attuali farmaci approvati dalla FDA per i SUD, e numerosi studi suggeriscono che possa aiutare anche in patologie come la depressione e il disturbo ossessivo compulsivo.
Un rimedio per l’abuso di sostanze
Il potenziale di ampia applicabilità della NAC, il profilo favorevole degli effetti collaterali, l’accessibilità e il basso costo la rendono un’opzione intrigante per i pazienti con comorbidità multiple e potenzialmente per gli individui che abusano di più sostanze.
N-acetilcisteina e cannabis
Sono stati condotti degli studi anche riguardo la dipendenza da cannabis, e in particolare per i soggetti adolescenti si sono ottenuti risultati interessanti. Unita a opportune strategie di contigency management, la NAC ha migliorato le probabilità di successo dall’astenersi dalla cannabis.
È meno probabile che le persone che usano cannabis riferiscano conseguenze negative o cerchino cure rispetto a coloro che usano altre sostanze. Circa il 9% delle persone che fanno uso di marijuana sviluppa disturbi da uso di cannabis; coloro che iniziano a usare marijuana prima dell’adolescenza corrono un rischio maggiore. Le ragioni comunemente riportate per voler smettere di usare la marijuana includono la preoccupazione per le conseguenze sulla salute, il recupero o la dimostrazione dell’autocontrollo, il risparmio di denaro, l’evitamento di conseguenze legali, l’ottenimento o il mantenimento di un impiego e riduzione dei conflitti interpersonali.
Visto il basso, quasi nullo, profilo di rischio e i numerosi vantaggi alla salute che l’assunzione di NAC comporta se ne consiglia l’assunzione a chi vuole smettere di usare cannabis.
Approfondimento: NAC può correggere la disregolazione del glutammato
Circa l’85% degli individui con un disturbo da uso di sostanze non cerca un trattamento per questo, e quelli che lo fanno sono più anziani, hanno una storia di utilizzo più lunga, hanno una dipendenza più grave e hanno già cercato un trattamento numerose volte. Nel momento in cui la maggior parte delle persone cerca un trattamento, anni di uso cronico di sostanze hanno probabilmente portato a significativi adattamenti cerebrali. Gli individui con SUD spesso indicano che il loro uso di sostanze è iniziato come un’attività piacevole: gli effetti della droga erano piacevoli ed erano motivati a usarla di nuovo. Con l’uso ripetuto di sostanze, possono iniziare a sviluppare un desiderio più forte di usare la droga, guidato non necessariamente dal desiderio di piacere, ma dalla compulsione.
Numerosi adattamenti neurali sono alla base del passaggio dal “liking” verso una sostanza al dedicarsi nell’uso compulsivo della stessa (craving) caratteristico del SUD. Ad esempio, l’uso ripetuto di una sostanza che crea dipendenza può provocare un eccesso di glutammato nel nucleus accumbens, un’area del cervello che gioca un ruolo critico nella motivazione e nell’apprendimento. Di conseguenza, è stato proposto che le farmacoterapie che aiutano a correggere la disregolazione del glutammato possano essere efficaci nel promuovere l’astinenza o prevenire la ricaduta verso una sostanza, diminuendo il craving verso la stessa.
NAC può invertire la disfunzione neurale osservata nei SUD. Si ritiene che la NAC sovraregoli (up-regulate) il trasportatore del glutammato (GLT-1) che rimuove il glutammato in eccesso dal nucleo accumbens. Diversi studi pubblicati forniscono informazioni più approfondite sulla neurobiologia della NAC.
Il profilo degli effetti avversi della NAC è relativamente benigno. Nausea, vomito, diarrea e sonnolenza sono relativamente rari e lievi. La biodisponibilità della NAC è compresa tra il 4% e il 9% circa, con un’emivita di circa 6,25 ore se somministrata per via orale. Poiché la NAC è classificata come integratore da banco, la potenza e la preparazione possono variare in base al fornitore.
Medico chirurgo, specializzato in neurochirurgia, ex-dirigente 1°livello presso la Divisione di Neurochirurgia dell’Ospedale V.Fazzi di Lecce. Attualmente Responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Centro Cefalee dello Studio Radiologico Associato Calabrese di Cavallino(LE), struttura privata e accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Uno dei primi medici in Italia ad aver utilizzato con successo terapie a base di cannabis.