Eccovi di seguito la traduzione, quasi letterale, di un articolo, tratto da un sito veterinario americano, che ci parla dell’intossicazione da cannabis che cani e gatti possono sperimentare, in particolare in caso di ingestione accidentale; non ritengo che il fumo passivo possa arrivare a generare effetti così intensi e pericolosi. Iniziamo!

Leggete il titolo di quest’articolo. Sviluppate l’immagine nella vostra mente. Cani e gatti che si siedono sul divano con sorrisetti sciocchi sui loro volti che ridono a scherzi che non sono divertenti. L’idea che gli animali domestici ci diano dentro con la marijuana può sembrare comica, ma non è una questione da ridere. Né è un concetto nuovo.

La tradizionale pianta di Cannabis è stata in giro per secoli fornendo resine psicoattive che agiscono sul cervello dell’uomo e dei suoi compagni a quattro zampe. Il termine “marijuana” si riferisce al prodotto simile al tabacco ottenuto dalle foglie di Cannabis essiccate. Le foglie contengono più di 400 sostanze chimiche diverse, ma il tetraidrocannabinolo (THC) è la parte psicogena più potente, a cui si devono la maggior parte degli effetti potenzialmente avversi.

“… le intossicazioni da cannabis negli animali domestici sono in aumento”.

La marijuana non è certo una droga nuova, ed è ancora la droga illecita più popolare in Italia e nel mondo. Ecco cosa c’è di nuovo: con la legalizzazione e la depenalizzazione del prodotto in molti stati, oltre alla disponibilità di versioni sintetiche, le intossicazioni da cannabis negli animali domestici sono in aumento, in particolare negli Stati Uniti.

Come si intossicano cani e gatti?

Cani e gatti sono avvelenati dalla marijuana, inalando il fumo passivo, mangiando cibo cucinato con marijuana o pappandosi direttamente le nostre scorte. La maggior parte dei proprietari di animali domestici stanno attenti, ma gli animali domestici curiosi possono eludere le loro precauzioni. Quando un animale trova un sacchetto di marijuana sul tavolino o una manciata di biscotti sul bancone della cucina, potrebbe non pensarci due volte a farsi uno spuntino. E alcuni irresponsabili proprietari di animali domestici mettono a rischio i loro animali domestici offrendo dolcetti o esponendoli consapevolmente al fumo passivo.

“Accertare con precisione quando e quanto la marijuana è stata ingerita o inalata aiuterà il veterinario a pianificare un trattamento efficace in modo tempestivo. “

Indipendentemente dal modo in cui il vostro animale domestico si è “sballato”, essere un proprietario di animali responsabile gioca un ruolo importante nella sua sicura guarigione. Ammettere con precisione quando e quanto la marijuana è stata ingerita o inalata dal vostro animale aiuterà il veterinario a delineare un piano di trattamento efficace in modo tempestivo.

Come agisce la marijuana su cani e gatti?

Come la maggior parte delle droghe, gli effetti della marijuana si basano sulla biochimica. Il farmaco entra nel corpo attraverso l’inalazione o l’ingestione e si lega con specifici neuro-recettori nel cervello, alterando la normale funzione dei neurotrasmettitori. Il THC interagisce con neurotrasmettitori come noradrenalina, dopamina, serotonina e acetilcolina. Gli esseri umani, cani e gatti hanno due tipi di recettori per i cannabinoidi nei loro corpi. CB1 presente soprattutto nel sistema nervoso centrale e CB2 nei tessuti periferici. Sebbene tutti i meccanismi farmacologici attivati ​​dai cannabinoidi non siano stati identificati, si pensa che il CB1 sia responsabile della maggior parte degli effetti psicoattivi della marijuana. Tutto ciò che entra nel corpo deve uscire dal corpo. THC è molto liposolubile, il che significa che è facilmente immagazzinato nel tessuto adiposo nel fegato, nel cervello e nei reni prima di essere eliminato dal corpo. Il THC viene metabolizzato nel fegato e la maggior parte (65-90%) viene escreto nelle feci, mentre una piccola percentuale (10-35%) viene eliminata attraverso i reni. Il farmaco deve essere metabolizzato ed escreto perché gli effetti svaniscano.

Quanto è tossica la marijuana per i cani e i gatti?

La droga sociale per eccellenza, la marijuana è considerata avere un elevato margine di sicurezza per le persone; tuttavia, non tutte le persone, e certamente non tutti gli animali domestici, reagiscono allo stesso modo. Una piccola quantità può essere efficace su di un animale più di un altro.

“Fortunatamente, l’intossicazione da marijuana è raramente fatale.”

Fortunatamente, l’intossicazione da marijuana è raramente fatale. La sigaretta media di marijuana contiene circa 150 mg di THC. La dose orale letale minima di THC per gli animali domestici è ben più alta.

Quali sono i segni di intossicazione da marijuana?

Molti degli effetti clinici dell’intossicazione sono neurologici. Gli animali domestici diventano instabili e scoordinati. Possono essere iperattivi, disorientati e fare dei versi. Le loro pupille si dilatano dando loro un aspetto più selvaggio e possono sbavare eccessivamente. In casi gravi possono verificarsi tremori, convulsioni e coma.

“Questi effetti collaterali sono di solito di breve durata ma possono comunque essere pericolosi”

I segni fisici includono la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna basse o elevate. Letargia, calo della temperatura corporea e depressione respiratoria si possono verificare. Fortunatamente, questi effetti collaterali di solito sono di breve durata, ma possono comunque essere pericolosi e rendere l’animale non proprio felice.

Come viene trattata l’intossicazione?

Quando una sostanza entra nel corpo in dosi potenzialmente tossiche, la prima strategia difensiva è spesso quella di tirarla fuori! Se l’ingestione viene rilevata immediatamente, il veterinario può indurre il vomito per prevenire un ulteriore assorbimento dei principi attivi. Due fattori possono interferire con questa strategia difensiva precoce. Innanzitutto, il problema può manifestarsi solo dopo che gli effetti della droga hanno preso piede, il che significa che è già presente nel sistema. In secondo luogo, la marijuana ha un effetto antiemetico che inibisce il vomito. Nei casi potenzialmente letali, può essere eseguita una lavanda gastrica. Carbone attivo può essere somministrato ogni 6-8 ore. Anche i clamidi sono usati per ridurre l’assorbimento del tratto gastrointestinale.

La seconda strategia di difesa dagli effetti avversi della marijuana consiste nel fornire cure di supporto finché gli stessi cessino spontaneamente. Se necessario, vengono utilizzati farmaci per regolare la frequenza cardiaca e la respirazione dell’animale. Dal momento che l’animale domestico può essere letargico senza alcun desiderio di mangiare o bere, i fluidi per via endovenosa possono prevenire la disidratazione e mantenere la funzione degli organi vitali. I farmaci anti-ansia possono ridurre al minimo l’agitazione. Per prevenire traumi mentre l’animale è disorientato e scoordinato, meglio tenerlo in uno spazio sicuro e confortevole. Conviene anche ridurre il rumore al minimo per diminuire la stimolazione sensoriale.

La linea di fondo

La linea di fondo quando si parla di marijuana e animali domestici è: fate attenzione. Tenere tutte le forme di marijuana, mediche o ricreative, fuori dalla portata del vostro animale domestico. Quindi, forse lo sbalorditivo aumento del 200% dei casi di intossicazioni da marijuana inizierà a diminuire. Se notate un comportamento sospetto nel vostro cane o gatto, portate il vostro animale al veterinario o alla struttura di emergenza più vicina.

Traduzione di https://vcahospitals.com/know-your-pet/marijuana-intoxication-in-dogs-and-cats

Giovanni Caggia, medico neurochirurgo pugliese, iscritto all’Ordine dei Medici della Provincia di Lecce in data 30.1.1981 con numero di iscrizione 3155, è attualmente responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Centro Cefalee dello Studio Radiologico Associato Calabrese di Cavallino (LE), struttura privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Tra i primi dottori in Italia ad utilizzare la cannabis come terapia per per varie patologie.