Una delle domande che potresti porti è la seguente:
“Posso diventare dipendente dal CBD?” La risposta potrebbe essere che dipende da cosa intendi per “dipendente”.
La risposta è “NO”
Osservando il meccanismo di azione chimico del CBD, la risposta è no. Il cannabidiolo non provoca dipendenza fisica allo stesso modo degli oppiacei, della cocaina, dell’alcool e di altre droghe. Inoltre, il CBD non produce alcun sintomo di astinenza fisica quando smetti di usarlo. In effetti, il CBD è attualmente oggetto di ricerche come potenziale strumento per ridurre al minimo la pesante astinenza da farmaci come gli oppiacei. In un recente articolo abbiamo parlato di CBD e tramadolo, un farmaco oppioide che in alcuni soggetti da problemi di dipendenza, più semplici da gestire usando l’olio di CBD.
Ma, detto questo, gli esseri umani possono diventare dipendenti da qualsiasi cosa tra cui esercizio fisico, musica, sesso e cibo.
Un consiglio
Poiché il metabolismo del CBD coinvolge alcuni importanti enzimi epatici, è fondamentale fare le tue ricerche, parlare con il tuo medico e capire come consumarlo per la tua situazione specifica.
L’informazione e la conoscenza saranno le tue armi più potenti in futuro.
Giovanni Caggia, medico neurochirurgo pugliese, iscritto all’Ordine dei Medici della Provincia di Lecce in data 30.1.1981 con numero di iscrizione 3155, è attualmente responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Centro Cefalee dello Studio Radiologico Associato Calabrese di Cavallino (LE), struttura privata accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Tra i primi dottori in Italia ad utilizzare la cannabis come terapia per per varie patologie.