Nonostante le tante promesse che da tempo la ministra fa con inopportuno orgoglio e finta determinazione, qua non cambia un bel nulla! …e io pago!
Un anno fa la situazione era insostenibile come testimonia questo articolo del Fatto, dopo un anno non è cambiato nulla: curarsi con la cannabis è costosissimo ed è complicatissimo reperirla in farmacia. Per non parlare della diffusa ignoranza di medici e farmacisti, che imbarazza.
“Nel nostro Paese la richiesta di cannabis a uso medico è in costante aumento, ma le associazioni dei pazienti segnalano da tempo ritardi, disservizi e una diffusa mancanza di scorte in farmacia”, scriveva su Facebook la ministra. Mostrandosi orgogliosa di aver intavolato trattative con l’Olanda (Ollolanda!) per aumentare l’import di Marijuana.
“Sono veramente colpita dalle legittime richieste che mi arrivano dalle famiglie e da tutti i malati”, continuava affranta la bionda ministra. “Voglio rassicurarli che farò ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis a uso medico e che possa essere garantita quella continuità terapeutica alla quale avete diritto. Ho deciso quindi, di aumentare l’importazione di cannabis terapeutica dall’Olanda. Ho scritto al ministro della Salute olandese, Hugo De Jonge, per chiedere l’invio di ulteriori 250 kg del prodotto, in aggiunta ai 450 kg già concordati sia per il 2018 che per il 2019. Oltre il 50% in più. In aggiunta alla produzione nostrana dell’Istituto Chimico Farmaceutico militare di Firenze e all’importazione dalla Germania”.
Federfarma e la cautela
Questo scriveva lo scorso luglio la grillina Grillo, mentre pochi mesi prima Federfarma, “invitava alla cautela” le farmacie in merito alla cannabis (ma questi pareri sono legali?)
“Cautela nel valutare l’opportunità di vendere in farmacia prodotti a base di canapa (cannabis sativa), in conseguenza di una normativa ancora da completare. “
FederFarma
Con queste parole Federfarma praticamente invitava, e invita, i farmacisti ad evitare di vendere prodotti a base di cannabis. L’invito arrivava da Federfarma con una circolare alle Associazioni provinciali e alle Unioni regionali, a seguito di una serie di richieste di chiarimento sul tema giunte dal territorio. C’è da dire che si parlava in particolare della canapa a basso tenore di THC, quella contenente soprattutto CBD. Ma è proprio quest’ultima sostanza che ancora più del THC ha interessantissimi effetti antinfiammatori e anticonvulsivanti. Inoltre dal sito di Federfarma non si capisce molto bene che si parli di quell’altra cannabis, l’idea che ci si fa è che si tenti di spaventare i farmacisti, con notizie poco chiare e indicazioni imprecise, volte però a suscitare timori. Eccovi il link, giudicate voi quanto sono chiare queste 4 righe.
La ministra dal suo canto, invece che mettersi a legiferare per far passare le paranoie ai farmacisti, decide di importare più cannabis ad alto tenore di THC. Decisione lodevole ma davvero un po’ pochino a questo punto.Sa un po’ troppo di scena, visto che poi non affronta neanche di striscio le questioni di fondo. Importa quintali la ministra, che brava!
Circa il parere di FederFarma, mi chiedo quanto possa essere disinteressato il parere di un organo evidentemente legato all’industria farmaceutica su di una droga, che nei paesi in cui è stata legalizzata ha fatto crollare il consumo di farmaci! Ma evitiamo complottismi in questa sede, cerchiamo di basarci sollo sui fatti oggettivi. E di oggettivo ci sta che dopo le dichiarazioni di Luglio della Grillo, è passato l’autunno, è passato l’inverno ma nelle farmacie la Bedrocan manca!
Niente Bedrocan in farmacia
Ho chiamato giusto questa mattina una farmacia di Alliste, e la risposta è sempre la stessa. Niente Bedrocan! (zio can!) Ci sarebbe la FM1, ma se la fumino i militari quella, lo considero un prodotto scarso e fa ridere l’incapacità di ottenere una titolazione costante di THC. L’ampio range di variabilità della FM1 rende ridicole le affermazioni dei tanti dottoroni esperti di cannabis, che si riempiono la bocca parlando di titolazioni precise e bla e ancora bla! Signori la cannabis è un farmaco fantastico perché puoi fare delle prove fino a trovare la varietà e i dosaggi giusti, senza il rischio di rimanerci! Non servono i vostri dotti “calcoli” della cippa! Ah no.. scusate a causa delle leggi di merda in vigore (leggi degli anni 80) non si può fare quello che ho appena detto. Si possono testare solo le varietà consentite, ammesso di trovarle in farmacia. Insomma viene precluso il potenziale terapeutico dato dalle infinite combinazioni che la natura offre di concentrazioni di cannabinoidi e terpeni, giusto per citare le sostanze più importanti allo scopo terapeutico. Stesse leggi che fra l’altro impediscono di fatto l’acquisto di cannabis con finalità di studio, quindi l’unica è che i malati facciano da cavie da soli: la ricerca è lasciata allo sbando e all’aneddotica!
Cannabis per Natale
Ma torniamo alla letterina della grillo, a quanto sembra a Dicembre l’Olanda ha dato l’ok all’aumento della fornitura di Bedrocan.
Il ministro della Salute olandese, Hugo De Jonge, ha comunicato all’omologo italiano, Giulia Grillo, di avere accolto la richiesta di aumentare i quantitativi di cannabis flos per 2018 e 2019, portando così il totale fino a 700 kg all’anno. (ma sono un po’ lenti questi politici o è una mia impressione? E io mi lamento dei miei pusher!). Ecco l’articolo pubblicato sul sito di Federfarma dove si parla di questo:
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=18426
Ma torno a dire, io ancora non la trovo nel raggio di centinaia di chilometri, domani chiamerò una farmacia di Bari e una di Nocera Superiore, distano centinaia di chilometri dal mio domicilio, ma magari organizzerò una Bedrocar con qualche altro paziente impaziente di farsi una canna di Bedrocan!
Da consumatore che paga le tasse però mi chiedo, ma perché non posso trovarla nella farmacia del mio comune? Perché Federfarma invita alla cautela? Questa cautela mi sembra che danneggi noi consumatori e come dicevo prima giovi a qualcun’altro. Grazie Federfarma!
Cambiassero le leggi e si legalizzasse come in Canada verrebbero meno anche questi problemi, ma intanto è una vergogna che non si riesca a far nulla di concreto per garantire la continuità terapeutica. Federfarma sabota evidentemente la cannabis, questo è il mio parere. E la Grillo è incapace di fare il suo mestiere! Dopo oltre un anno non solo non è cambiato nulla, ma neanche il problema è entrato minimamente nel dibattito parlamentare.
Basta antiproibizionisti incapaci
Niente di personale verso la ministra grillina, non la conosco, ma prendo atto che è una grande incapace. Che non solo non ha fatto niente di concreto, ma che neanche ha detto niente di veramente utile, se questa è una che si dichiara a favore della cannabis, non sorprende che ci ritroviamo in queste condizioni terribili. Non mi sorprenderei se Capezzone (ve lo ricordate? :-D) fosse stato pagato dai proibizionisti per fare l’antiproibizionista. Se vuoi colpire il tuo nemico metti degli incapaci tra le sue fila. Sarei lieto di essere smentito quanto prima dai fatti!
Non voglio morire
Spero di non rischiare troppo la vita scrivendo queste righe, visto i soldi che ci sono in ballo, i soldi che perderebbero le case farmaceutiche, la mafia, gli spacciatori di alcool se la cannabis non fosse frenata sistematicamente da attività messe in campo dalle lobby. Stiamo in un Paese, dove ti avvelenano se non ti lasci corrompere (il cavaliere è nudo! …com’era?), in ogni caso la vita la sto rischiando lo stesso non potendo curarmi adeguatamente e dovendo attingere al mercato nero rischiando la vita in tanti modi. Quindi non ho paura! Mi fate un baffo care lobby, ma se volete corrompermi, parliamone… trovate i miei contatti in fondo all’articolo.
Dottore in Ingegneria Informatica, laureatosi con una tesi di ricerca sviluppata presso IMM–CNR di Lecce sul riconoscimento biometrico utilizzando il pattern dell’iride umana, web developer e web marketer presso la web agency Web Lab24, docente di “scienze e tecnologie informatiche” e “scienze e tecnologie elettroniche” presso la Scuola. Uomo di scienza, convinto antiproibizionista da oltre venti anni. Un cittadino in attesa di leggi più giuste e in attesa di ristori.