Presto ogni cittadino che è stato danneggiato dagli ultimi 20 anni di proibizionismo dovrà essere risarcito, se così non fosse non avremmo più uno stato di diritto.

Il re è nudo e nessuno parla! ASSURDO!!!

Le sempre più lampanti e diffuse evidenze da un lato sui veri motivi per cui la cannabis è stata resa illegale e dall’altro sull’efficacia della stessa in numerose patologie e sindromi, rendono assurda l’attuale situazione, che non perdurerà! La politica collusa con le lobby, la stampa pagata dalle lobby, non potranno nascondere a lungo la verità.

I pazienti di cannabis terapeutica, tutti, devono essere risarciti

Noi ci facciamo promotori della richiesta di risarcimento che ogni cittadino, ripeto ogni cittadino che sia stato danneggiato dal proibizionismo deve avere…. a costo di vendere la Sardegna alla Cina, dobbiamo essere risarciti! Si potrebbe fare una criptovaluta allo scopo, si possono fare tante cose, ma devono essere fatte! Intanto legalizziamo e ricordiamoci chi ha rallentato questo processo, pagherà!

E così mentre si fanno le pubblicità agli alcolici cantando “happy together” (Aperol Spritz per l’esattezza), mentre le persone muoiono per i problemi legati all’alcol spacciato dallo stato facendo pubblicità accattivanti, la cannabis è illegale e gli onesti cittadini che vivono meglio usandola devono prendersela nel culo!

I proibizionisti devono pagare!

I soldi che stiamo sprecando a causa di qualche criminale proibizionista, sono soldi che sarebbero a noi serviti per vivere! Questi criminali stanno rovinando il futuro ai loro nipoti e figli, perché sequestreremo i loro beni!

Dottore in Ingegneria Informatica, laureatosi con una tesi di ricerca sviluppata presso IMMCNR di Lecce sul riconoscimento biometrico utilizzando il pattern dell’iride umana, web developer e web marketer presso la web agency Web Lab24, docente di “scienze e tecnologie informatiche” presso la Scuola. Uomo di scienza, convinto antiproibizionista e utilizzatore di cannabis da oltre venti anni. Un cittadino in attesa di leggi più giuste e in attesa di ristori.