Nel mio precedente post su Cannabis ed emicrania ho accennato alla sindrome da deficienza clinica di endocannabinoidi formulata da Ethan Russo e poi verificata con numerose prove scientifiche. In questo articolo parlerò di fibromialgia e cercherò di spiegare in modo semplice perché i fitocannabinoidi possono essere utili nel trattamento di questa patologia.

Una sindrome complessa

Come è noto la fibromialgia rappresenta una sindrome clinica complessa caratterizzata fondamentalmente da dolore, stanchezza, sonno non ristoratore e da altri sintomi quali vertigini, acufeni, disturbi intestinali, difficoltà a concentrarsi, disturbi della memoria. La diagnosi è molto spesso una diagnosi di esclusione ed i criteri diagnostici sono stati definiti dall’American College of Reumathology in successive revisioni.
Alla radice della sindrome, secondo molti autori, ci sarebbe una sensibilizzazione centrale del dolore, caratteristica in comune con l’emicrania e la sindrome del colon irritabile.

Cannabis per supplire la carenza del sistema endocannabinoide

L’iperalgesia, piuttosto comune in questa sindrome, è stata osservata in associazione con l’insufficienza del sistema endocannabinoide.
Molti lavori scientifici hanno evidenziato come l’utilizzo dei fitocannabinoidi abbia portato a una riduzione nei punteggi ottenuti con le scale visive analogiche (VAS) del dolore e pure delle scale per l’ansia.
In uno studio su 28 pazienti fibromialgici l’assunzione di Cannabis a base di erbe comportava, dopo due ore, una significativa riduzione di dolore, rigidità, miglioramento del rilassamento, aumento della sensazione di benessere e miglioramento del sonno.
In un sondaggio effettuato su 1300 pazienti dal National Pain Report ha evidenziato come la Cannabis sia risultata più efficace rispetto a duloxetina e pregabalin (Lyrica).

La mia esperienza clinica

Questi risultati supportano pienamente l’utilizzo della Cannabis nella fibromialgia e d’altra parte la mia esperienza personale è ampiamente positiva.
Va da se che l’approccio terapeutico alla fibromialgia deve essere integrato e multidisciplinare e comporta nella maggior parte dei casi, come per altre patologie, un cambiamento nello stile di vita del paziente.

Medico chirurgo, specializzato in neurochirurgia, ex-dirigente 1°livello presso la Divisione di Neurochirurgia dell’Ospedale V.Fazzi di Lecce. Attualmente Responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Centro Cefalee dello Studio Radiologico Associato Calabrese di Cavallino(LE), struttura privata e accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale. Uno dei primi medici in Italia ad aver utilizzato con successo terapie a base di cannabis.