I changemaker si fanno beffa dello Stato impantanato nell’epidemia, e fanno bene!

Allora, non so davvero da dove iniziare, vorrei essere chiaro e sintetico, lo si vuole sempre quando si scrive, e sopratutto non vorrei perdere troppo tempo, devo ancora piantare un semino! Anzi due, pianto anche per un amico malato di sclerosi multipla, che per fortuna sta bene, anche grazie alla cannabis.

Iniziamo dai 450 morti di oggi, magari fossero stati 420, del resto anche no, non sarebbe stato un bel segno. Non ho dubbi, di questi morti dobbiamo ringraziare l’incapacità di chi ci governa, in particolare del Ministero della Sanità. Quel dicastero con al suo capo una persona eletta con i voti degli antiproibizionisti, che non poteva deluderci di più, sia con la cannabis che con COVID19.

Continuiamo con l’augurare a tutti i fan della cannabis un grande augurio di felicità e serenità, anche grazie alla nostra amata pianta: BUON 420 a tutti! Quasi passato, ma se avete piantato, non finirà qui! E non finira qui comunque, usiamo la cannabis per curarci e davvero non si può più tollerare la cieca e antiscientifica arroganza di uno Stato che è stato capace di dire che le mascherine non servivano… per dirne una sull’incapacità di chi ci governa. Rischiamo scontri sociali e tensioni per tante cose, questa riguarda la nostra salute e la nostra sicurezza, oltre che le nostre tasche. BASTA!!!

Proprio questo stato proibizionista incapace oggi è stato sbeffeggiato alla grande dalla lodevole iniziativa di un gruppo di change maker, e magari poi vi spiego cosa significa. Ma in soldoni vuol dire gente che si fa i cazzi propri (soldi e voti in buona sostanza), apportando benessere, alla collettività; benessere che la politica stenta ormai a produrre, anzi produce malessere e malattia (e 450 morti oggi).

IoColtivo.eu e la disobbedienza

Presso il link che segue trovate la home page del sito dell’iniziativa di cui parliamo in quest’articolo. Un vero e proprio invito a violare l’attuale legge criminale che fa arricchire i criminali, appunto, a danno degli onesti cittadini che pagano le tasse, come il sottoscritto, anche laureato e in ingegneria informatica non in scienza politiche come il ministro Speranza. E se mi sono potuto laureare lo devo in prima linea alla cannabis, in scienze politiche potrei far laureare una mia scorreggia, anche senza cannabis, se lo volessi. (I bassi livelli di THC a cui sono costretto mi rendono antipatico, quanto mi dispiace!)

http://archive.li/NLTrf

Allora nel sito indicato si organizza una vera e propria disobbedienza collettiva invitando a piantare un seme di cannabis, solo uno.

La disobbedienza è strutturata in 4 punti o chiamiamoli pure step, li riporto di seguito: Devi essere maggiorenne.

  1. Procurati un vaso di terra e dei semi di cannabis. Non sai dove trovarli? In questo link troverai un piccolo elenco con qualche azienda attiva in questo periodo.
  2. A partire dal 20 aprile metteremo tutti insieme il semino nella terra per iniziare la disobbedienza. Coltiveremo una sola pianta a testa.
  3. Condividi sui social la foto della tua disobbedienza usando l’hastag #IoColtivo. Aggiornaci ogni settimana con le foto della semina, del germoglio, della pianta!
  4. Condividi sui social la foto della tua disobbedienza usando l’hastag #IoColtivo. Aggiornaci ogni settimana con le foto della semina, del germoglio, della pianta!

Sponsorizziamo i semi degli amici, ci sta!

Da notare il secondo punto con il piccolo elenco linkato, l’elenco dei rivenditori di semi sponsorizzati su Dolcevitaonline.it. Evito di aprire una parentesi sull’eticità della cosa, sicuramente quelli di Dolcevita non sono proprio impeccabili nell’informare con parzialità e precisione, non è una novità per me, li seguo da un annetto, e ne ho viste diverse, ma restano tra i migliori, e apprezzo molto la loro iniziativa e il coraggio. Quindi non apriamo la parentesi, perlomeno non in senso polemico, io del resto i semi li comprerei da quelli di Royal Queen Seeds, che non mi pagano per questa menzione, utile più che altro per motivi SEO, che per i clic che riceverà dai miei 25 lettori.

Changemaker contro Stato incapace

Changemaker è il termine che mi sembra più opportuno utilizzare verso chi promuove questa lodevole iniziativa. Intercettando una diffusa esigenza di legalizzazione, trasversale alle fazioni politiche (almeno nell’elettorato), costoro fanno ciò che la politica è incapace di fare: organizzano le persone per chiedere a gran voce i loro diritti, e facendo questo ci guadagnano. Questo è il fare politica del futuro, e non sorprende che l’unico partito politico, che sostiene l’iniziativa siano i Radicali, nelle loro varie declinazioni associative. Resta un’iniziativa fuori dalle aule del Parlamento, oggi più che mai colpevole di essere incapace di legalizzare la cannabis, facendo solo il bene del popolo italiano.

Assistenza legale, ma per una sola piantina

Di davvero notevole nell’iniziativa iocoltivo.eu ci sta anche l’assistenza legale promessa a chi si atterrà ai termini indicati, in particolare si chiede di piantare un solo semino. Non faccio fatica a immaginare le possibili ragioni di questa decisione, pur non trovandomi da malato assuntore di cannabis in accordo con la scelta! (magari obbligata, lo capisco!) Io ho il grave problema di spendere 500 euro al mese, oltre a tanto tempo, per curarmi, per star meglio, non voglio piantare un semino per giocare a fare il disubbidiente; voglio piantare qualche pianta per garantirmi una fornitura costante: basta comprare merda non certificata dalla criminalità!!!

Dottore in Ingegneria Informatica, laureatosi con una tesi di ricerca sviluppata presso IMMCNR di Lecce sul riconoscimento biometrico utilizzando il pattern dell’iride umana, web developer e web marketer presso la web agency Web Lab24, docente di “scienze e tecnologie informatiche” presso la Scuola. Uomo di scienza, convinto antiproibizionista e utilizzatore di cannabis da oltre venti anni. Un cittadino in attesa di leggi più giuste e in attesa di ristori.